Signora Aquilone

Testo Signora Aquilone:

C’era una donna

l’unica che ho avuto

aveva i seni piccoli

e il cuore muto

né in cielo né in terra

una casa possedeva

sotto un albero verde

dolcemente viveva

sotto un albero verde

dolcemente viveva.

 

Legato ai suoi fianchi

con un filo d’argento

un vecchio aquilone

la portava nel vento

e lei lo seguiva

senza fare domande

perché il vento era amico

e il cielo era grande

perché il vento era amico

e il cielo era grande.

 

Io le dissi ridendo

“Ma Signora Aquilone

non le sembra un po’ idiota

questa sua occupazione?”

Lei mi prese la mano e mi disse “Chissà

forse in fondo a quel filo

c’è la mia libertà

forse in fondo a quel filo

c’è la mia libertà”.

 

E così me ne andai

che ero un poco più saggio

con tre soldi di dubbio

e due di coraggio

e incontrai un ubriacone

travestito da santo

che ogni sera si ubriacava

bevendo il proprio pianto

che ogni sera si ubriacava

bevendo il proprio pianto.

 

E mi feci vicino

e gli chiesi perdono

ma volevo sapere

se il suo pianto era buono.

Lui mi disse “Fratello

è antico come Dio

ma è più dolce del vino

perché l’ho fatto io

ma è più dolce del vino

perché l’ho fatto io.”

 

E prima che le stelle

diventassero lacrime

e prima che le lacrime

diventassero stelle

ho scritto canzoni

per tutti i dolori

e forse questa qui

non è delle migliori

e forse questa qui

non è delle migliori.

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