Testo Canzone di notte n.3:
Esistenza, che stai qui di contrabbando
come un ladro sempre pronta per fuggire,
ogni età chiude in sé i crismi dello sbando
sbaglio è intuire.
Coi suoi giochi di carambola e rimando
prendere e offrire
ma si muoia solo un po’ di quando in quando
ma sia poco a poco che si va a morire.
Ogni giorno è un altro giorno regalato
ogni notte è un buco nero da riempire,
ma per quanto non l’ho mai visto colmato
così per dire,
resta solo l’urlo solito gridato
tentare e agire.
Ma si pianga solo un po’ perché è un peccato
e si rida poi sul come andrà a finire.
Lo capisco se mi prendi per le mele
ma ci passo sopra, gioco e non mi arrendo,
ogni giorno riapro i vetri e alzo le vele
se posso prendo.
Quando perdo non sto lì a mandar giù fiele
e non mi svendo,
e poi perdere ogni tanto ci ha il suo miele
e se dicono che vinco stan mentendo
perché quelle poche volte che busso a bastoni
mi rispondono con spade o con denari.
La ragione diamo, e il vincere ai coglioni
oppure ai bari
resteremo sempre a un punto dai campioni
tredici è pari
ma si perda perché siam tre volte buoni
e si vinca solo in sogni straordinari.
Ah, quei sogni, ah, quelle forze del destino
che chi conta spingerebbe a rinnegare.
Ci hanno detto di non fare più casino
non disturbare.
Canteremo solo in modo clandestino
senza vociare
poi ghignando ce ne andremo pian pianino
per sederci lungo il fiume ad aspettare.
Quello che mi gira in testa questa notte
son tornato incerta amica, a riferire,
noi immergenti, noi con fedi ed ossa rotte
lasciamo dire.
ne abbiam visti geni e maghi uscire a frotte
per scomparire.
Noi, se si muore solo un po’ chi se ne fotte
ma sia molto tardi che si va a dormire.
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