Testo The rime of the ancient mariner:
Hear the rime of the Ancient Mariner
See his eye as he stops one of three
Mesmerises one of the wedding guests
Stay here and listen to the nightmares
Of the Sea
And the music plays on, as the bride passes by
Caught by his spell and
The Mariner tells his tale.
Driven south to the land of the snow and ice
To a place where nobody’s been
Through the snow fog flies on the albatross
Hailed in God’s name,
Hoping good luck it brings.
And the ship sails on, back to the North
Through the fog and ice and
The albatross follows on
The mariner kills the bird of good omen
His shipmates cry against what he’s done
But when the fog clears, they justify him
And make themselves a part of the crime.
Sailing on and on and North across the sea
Sailing on and on and North ‘till all is calm
The albatross begins with its vengeance
A terrible curse a thirst has begun
His shipmates blame bad luck on the Mariner
About his neck, the dead bird is hung.
And the curse goes on and on at sea
And the curse goes on and on for them and me.
“Day after day, day after day,
We stuck nor breath nor motion
As idle as a painted ship upon a painted ocean
Water, water everywhere and
All the boards did shrink
Water, water everywhere nor any drop to drink.”
(Samuel Taylor Coleridge (1798-1834))
There, calls the mariner
There comes a ship over the line
But how can she sail with no wind
In her sails and no tide.
See… onward she comes
Onwards she nears, out of the sun
See… she has no crew
She has no life, wait but there’s two
Death and she Life in Death,
They throw their dice for the crew
She wins the Mariner and he belongs to her now.
Then … crew one by one
They drop down dead, two hundred men
She… She, Life in Death.
She lets him live, her chosen one.
“One after one by the star dogged moon,
Too quick for groan or sigh
Each turned his face with a ghastly pang
And cursed me with his eye
Four times fifty living men
(and I heard nor sigh nor groan),
With heavy tramp, a lifeless lump,
They dropped down one by one.”
(Samuel Taylor Coleridge (1798-1834))
The curse it lives on in their eyes
The Mariner he wished he’d die
Along with the sea creatures
But they lived on, so did he.
And by the light of moon
He prays for their beauty not doom
With heart he blesses them
God’s creatures all of them too.
Then the spell starts to break
The albatross falls from his neck
Sinks down like lead into the Sea
Then down in falls comes the rain.
Hear the groans od the long dead seamen
See them stir and they start to rise
Bodies lifted by good spirits
None of them speak
And they’re lifeless in their eyes
And revenge is still sought, penance starts again
Cast into a trance and the nightmare carries on.
Now the curse is finally lifted
And the Mariner sights his home
Spirits go from the long dead bodies
Form their own light and
The Mariner’s left alone
And then a boat came sailing towards him
It was a joy he could not believe
The Pilot’s boat, his son and the hermit
Penance of life will fall onto Him.
And the ship it sinks like lead into the sea
And the hermit shrieves the mariner of his sins
The Mariner’s bound to tell of his story
To tell his tale wherever he goes
To teach God’s word by his own example
That we must love all things that God made.
And the wedding guest’s a sad and wiser man
And the tale goes on and on and on.
Traduzione The rime of the ancient mariner:
Ascolta la ballata del vecchio marinaio
Guarda il suo occhio ne ferma uno su tre
Mesmerizza uno degli invitati al matrimonio
Fermati e ascolta l’incubo
Del mare
E la musica continua mentre la sposa arriva
Affascinati dal suo racconto
E il Mar?naio racconta la sua storia
Spinto a sud verso la terra di ghiaccio e neve
Un posto inesplorato
Attraverso la tempesta di neve vola l’albatro
Benvenuto nel nome di Dio
Sperando che sia di buon auspicio
E la nave riparte verso il nord
Attraverso la nebbia e il ghiaccio
E l’albatro li segue
Il Marinaio uccide l’uccello di buon auspicio
I suoi compagni urlano che cosa hai fatto
Ma quando la nebbia svaniscce lo giustificano
E si accollano l’onta del peccato
Navigando su su verso il nord attraverso il mare
Navigando su su verso il nord poi arriva la calma
L’albatro con sè porta una vendetta
Una maledizione una terribile sete li colpisce
I suoi compagni lo incolpano per la sfortuna e
Gli appendono al collo l’uccello morto
E la maledizione continua sul mare
E la maledizione continua per loro e per me
“Giorno dopo giorno, giorno dopo giorno.
Immobili senza un soffio di vento o un movimento
Immobili come una nave dipinta su un oceano dipinto
Acqua acqua ovunque e tutte
Le assi si ritirarono
Acqua a perdita d’occhio ma non una goccia da bere”
S.T. Coleridge (1798-1834)
Laggiù, urla il Marinaio
Laggiù una nave all’orizzonte
Ma come può muoversi senza che il vento
Le riempa vele e senza la marea
Guarda… viene verso di noi
Si avvicina come se uscisse dal sole
Guarda… non c’è equipaggio
Non c’è vita a bordo ma, aspetta ci sono due
La Morte e la Morte in Vita
Si giocano la ciurma a dadi
Lei vince e il Marinaio ora le appartiene
Poi… uno a uno i marinai
Cadono morti 200 uomini
Lei.. Lei la Morte in Vita
Lo lascia vivere lui il prescelto
“Uno per uno alla luce della luna
Troppo veloci per un sospiro o un gemito
Uno a uno si voltarono con un dolore insopportabile
E con gli occhi maledirono
Quattro volte cinquanta uomini
(e non li sentii nè sospirare nè gemere)
Con un tonfo sordo, informi, senza vita
Caddero, uno a uno”
S.T. Coldrige (1798-1834)
La maledizione dei loro occhi continua
Il Marinaio avrebbe preferito essere morto
Assieme ai serpenti marini
Ma è sopravvisuto come loro
E alla luce della luna prega
Che trovino bellezza non dannazione
Li ha benedetti col cuore
Anche loro figli di Dio
Poi l’incantesimo inizia a scemare
L’albatro gli cade dal collo
Affondo come piombo nel mare
Poi a turno cade la pioggia
Senti i gemiti dei marinaio morti
Guarda si muovono e incominciano a risvegliarsi
Corpi sollevati da spiriti benigni
Nessuno di loro parla
E hanno gli occhi spenti
Ma la vendetta non è finita la sofferenza ricomincia
Cade in una trance e l’incubo continua
Finalmente la maledizione cessa
E il Marinaio vede la sua terra
Lo spirito abbandona i corpi da lungo morti
Hanno una luce loro
E il Marinaio rimane solo
Poi una barca gli viene incontro
Una gioia incontenibile
La barca del timoniere, suo figlio e l’eremita
La sofferenza dell’esistenza ricadrà su di lui
E la nave come piombo affonda nel mare
E l’eremita assolve il Marinaio dai peccati
Il Marinaio è costretto a raccontare la sua storia
A raccontarla ovunque vada
Per diffondere con il suo esempio la Parola
Dobbiamo amare tutto ciò che Dio ha creato
E l’ospite è triste ma più saggio
E il racconto continua…
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