Cent’anni di solitudine

Testo Cent’anni di solitudine:

Colonnello consegna le tue armi

non puoi vincere la lotta è già finita

hai la Chiesa contro,

gli alleati hanno tradito

e hai già perso troppi amici in questa guerra

hai preso parte a trentadue rivoluzioni

e trentadue rivoluzioni le hai perdute

Tienes que esperar!

Quando meno te lo aspetti

verrà un uomo

con la tua bandiera in mano

 

Cent’anni, cien años de soledad

troppe sconfitte, troppi nemici

Tienes que esperar

tienes tienes que esperar

Cent’anni, cien años de soledad

el presidente, el cardinal

el fundo monetario internacionàl

Tienes que esperar

 

Remedios lavora

al mercato a San Cristobal

al banco della frutta di sua madre

a cinque anni ha già imparato

a fregare sul resto

con i gringos e i turisti giapponesi

discende dai Maya, signori della Terra

per un dollaro la puoi fotografare

e nelle foto non sorride,

ma sembra che ascolti

il suono di una musica lontana

 

Tienes que esperar

tienes tienes que esperar

 

Cent’anni, cien años de soledad

di schiene piegate, donne picchiate

guardie bianche, mani armate

Cent’anni, cien años de soledad

di vecchie canzoni dimenticate

dei giorni ribelli di Paddy Garcia

 

Padre Miguel vive nella Favela

cerca ogni giorno di portare una risposta

ai meserabili, ai ladri,

ai bambini di strada

coi loro sguardi insieme duri e spaventati

alle puttane e alle jineteras

a quelli in fuga ai morti di fame

a loro Dio ha promesso i cieli e la Terra

e gli altri uomini li schiacciano nel fango

 

Tienes que esperar

tienes tienes que esperar

 

Cent’anni, cien años de soledad

spera e aspetta, aspetta e spera

nascondi il crocefisso

e la bandiera rossa

Cent’anni, cien años de soledad

di menzogne, di parate

di coprifuoco di vite rubate

Guarda il video di Cent’anni di solitudine:

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