Testo Fuochi nella Notte di San Giovanni:
Un, deux, trois, quatre
Parlano piano al sole le ombre stanche di rumorose rabbie e infinite menzogne
Lunghe di sterminati fili in lunga fila sorde ai tonfi di corpi che vengono
abbattuti
Tra poco arrossa il cielo della sera sospeso tra azzurri spazi gelidi e lande
desolate
Quietami i pensieri e le mani e in questa veglia pacificami il cuore
Così vanno le cose, così devono andare
Così vanno le cose, così devono andare
S’alzano sotto cieli spenti i canti di chi è nato alla terra ora di volontà
focose speranze
E da energie costretto e si muove alla danza, danza, danza, danza, danza,
danza, danza
Festa stanotte di misere tribù sparse impotenti, di nuclei solitari che è raro
di vedere insieme ancora
E s’alzano i canti e si muove la danza
E s’alzano i canti e si muove la danza, danza, danza, danza, danza
Muoiono i preti rinsecchiti e vecchi e muoiono i pastori senza mandrie
Spaventati i guerrieri, persi alla meta i viaggiatori
La saggezza è impazzita, non sa l’intelligenza
La ragione è nel torto, conscia l’ingenuità
Ma non tacciono i canti e si muove la danza
Quietami i pensieri e il canto e in questa veglia pacificami il cuore
Così vanno le cose, così devono andare
Così vanno le cose, così devono andare
Chi c’è c’è e chi non c’è non c’è
Chi c’è c’è e chi non c’è non c’è
Chi è stato è stato e chi è stato non è
Chi c’è c’è e chi non c’è non c’è
Chi c’è c’è e chi non c’è non c’è
E non tacciono i canti e si muove la danza
E non tacciono i canti e si muove la danza
Danza, danza, danza, danza, danza, danza, danza, danza…
Così vanno le cose, così devono andare…
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