Testo Piccola storia Ultras:
Avevo nove anni ,quando per la prima volta
Andai allo stadio Mirabello a vedere la squadra della mia città
Di calcio sapevo solo che tifavo per quella squadra
Di politica sapevo solo che quando c’èra paglietta in televisione dovevo stare zitto
Altrimenti volava un coppino o uno scappellotto
Se invece c’erano fanfani o mirante volava un coppino se stavo ad ascoltare
In casa le idee erano chiare e si comunicavano senza troppo approfondimento
Una trasmissioni dei valori efficacie ancorchè vagamente doloroso
Allo stadio sentii un canto che mi sembrava bellissimo
Non è gol se subito la storia che si portava dietro ma mi piacque ugualmente
Sono molti anni che questo canto è scomparso dalla curva sud
Ma io lo ricordo ancora a memoria
Sangue nei popolari sangue nei distinti
Le abbiam prese ma non siamo vinti
E ora di rifarsi è ora di sparare il sangue dei compagni
Dobbiamo vendicare sangue nei distinti
Sangue nel palazzetto
Noi siamo tutti quanti… Ultras Ghetto!
Questo coro degli ultras della reggiana nella meta degli anni 70
Era intonato sull’aria dei morti di Reggio Emilia
E solo crescendo compreso che era figlia di una canzone popolare
Dedicata a dei morti veri
Morti veri non allo stadio ma in piazza
Per mano della polizia fascista del governo Tambroni il 7 luglio del 1960
Dieci anni dopo averlo sentito per la prima volta era gia cambiato tutto
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